martedì 29 novembre 2011

Un gancio in mezzo al cielo


Questa mattina mi sono svegliata in stile Baglioni. Tutta colpa di Tutti pazzi per amore 3. Cantando ho passato l'aspirapolvere come Paolo con "Alghero", cantando ho vestito il Piccolo Duca, e poi non ho saputo resistere alla tentazione di aggredire youtube per ballare abbracciata a lui e urlare a squarciagola le vecchie canzoni. Uno dopo l'altro sono affiorati tutti i ricordi, e ho capito perché un minuto e mezzo di "Avrai" cantata malissimo da Piero Scamarcio ha aperto un varco nel mio cuore e mi ha guidato verso un tuffo in questa musica. Avevo bisogno di ricordare ogni singolo momento in cui ho sentite mie le parole del buon vecchio Claudio...e di ritrovare le parole di una canzone in particolare che parla al posto mio, perché io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme, con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è, tra mille mattini freschi di biciclette e mille e più tramonti dietro i fili del tram, ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me...io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto, ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via, e ho respirato un mare sconosciuto nelle ore larghe e vuote di un'estate di città accanto alla mia ombra lunga di malinconia...io e le mie tante sere chiuse come chiudere un ombrello, col viso sopra il petto a leggermi i dolori ed i miei guai, ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento e dentro un senso di inutilità, e fragile e violento mi son detto tu vedrai, vedrai, vedrai: strada facendo, vedrai che non sei più da solo; strada facendo, troverai un gancio in mezzo al cielo, e sentirai la strada far battere il tuo cuore, vedrai più amore, vedrai! Io, troppo piccolo tra tutta questa gente che c'è al mondo, io che ho sognato sopra un treno che non è partito mai, e ho corso in mezzo a prati bianchi di luna per strappare ancora un giorno alla mia ingenuità, e giovane e invecchiato mi son detto tu vedrai, vedrai, vedrai: strada facendo, vedrai che non sei più da solo; strada facendo, troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo, e sentirai la strada far battere il tuo cuore, vedrai più amore, vedrai! E una canzone (neanche questa) potrà mai cambiar la vita: ma che cos'è che ci fa andare avanti e dire che non è finita? Cos'è che ci spezza il cuore tra canzoni e amore, che ci fa cantare e amare sempre più, perché domani sia migliore? Perché domani, tu, strada facendo, vedrai...

lunedì 28 novembre 2011

Lunedì

Quando ti svegli già stanco, ti senti aggredito da una batteria di cosine da fare e dal peso di una settimana che comincia già col carico di ciò che dovevi fare nella precedente, ma al tempo stesso odi una vocetta nella tua testa che suggerisce tutte le attività carine e prenatalizie che potresti fare, puoi starne certo: è lunedì. Più precisamente, un bel lunedì di fine novembre che al tragico pensiero di che cosa avresti dovuto completare la scorsa settimana e ti ritrovi tra i piedi in questa, unisce la consapevolezza che in realtà in questo mese avresti dovuto fare cose che sei costretta a fare in quello che sta per arrivare, che fra l'altro dura solo una ventina di giorni prima che il calore natalizio avvolga ogni cosa e mandi la tua voglia di lavorare definitivamente a ramengo.
Lista delle attività che la vocetta suggerisce:
a) sperimenta i biscottini natalizi con glassa bianca a decorazione!
b) shopping online per rinnovo guardaroba post seconda gravidanza!
c) che ti metterai la sera di Natale? e il giorno, di Natale?
d) che piatto sperimento per il pranzo di Natale? che dolce che dolce che dolce???
e) quando facciamo una bella passeggiata fino al mercato col tigrotto?
Lista delle cose da fare davvero, invece, oggi:
1) preparare frittata di pasta per pranzo col Piccolo Duca
2) lavatrice 60°
3) stirare bianchi lavati ieri
4) dare le medicine ai bambini
5) lavare biberon del Tigrotto e farlo mangiare
6) tre ore di studio matto e disperatissimo
7) mettere a posto robbbbbe già stirate
8) preparare cena sostanziosa per il Duca che sta tutto il giorno fuori
9) aggiornamento organizzazione regalo di laurea Rory
10) meal planning per la settimana + lista della spesa
11) dare un'occhiata a vestiti di seconda mano da smistare
12) adesso non mi viene in mente più niente ma qualcos'altro sicuramente c'è.
E già: è proprio un maledetto lunedì...

lunedì 21 novembre 2011

Ragazza fortunata

Quel giorno, chi l'avrebbe detto, è arrivato. Quel giorno è oggi, è domani. Questa sera, prima di andare a letto, impasterò, e domattina prestissimo friggerò.
La Duchessa, il Duca, il Re e il Tigrotto saranno avvolti dall'odore di fritto e zucchero che li identificherà come tarantini e che segnerà l'inizio dell'attesa del Natale. Per la prima volta in vita sua, il Re assaggerà le pettole...
Grazie, grazie, grazie. "[...] m'hanno regalato un sogno" (Jovanotti, Ragazzo fortunato).

P.S. Se tutto va bene in serata si replica con pettolata anche salata.

(Foto presa in prestito da qui.)

venerdì 18 novembre 2011

Linzertorte

Ingredienti:
Farina    250 g   
Zucchero   125 g
Uova  2 intere
Burro    125 g
Nocciole    80 g (peso senza guscio!)
Cacao amaro  ½ cucchiaio da minestra
Cannella    1 spolverata
Limone    1 (scorza grattugiata)
Sale    1 presa
Bicarbonato* la punta di un cucchiaio
Vanillina*    1 bustina

Confettura di lamponi   1 vasetto (125 g)

*invece del lievito vanigliato, che non avevo in casa: ce ne vorrebbe mezza bustina

Preparazione:
La Linzertorte è sostanzialmente una crostata, quindi si parte da una pasta frolla.
Ho unito la farina, lo zucchero, le nocciole tritate, il cacao, la cannella, la scorza di limone, il sale, il bicarbonato e la vanillina; ho disposto a fontana sul piano di lavoro la polvere ottenuta, e nel buco al centro ho messo il burro freddo tagliato a quadratini, ho creato delle grosse briciole con le mani. Per ultime ho aggiunto le uova e ho lavorato l’impasto finché è diventato omogeneo, liscio e compatto; le mie uova erano grandi perciò ho dovuto aggiungere un altro po’ di farina per rendere la pasta meno appiccicosa.
Ho lasciato raffreddare e compattare in frigo per tre ore, poi ho composto la Linzertorte come una normale crostata con la confettura e l’ho cotta nel forno, preriscaldato a 175° e ventilato, per una ventina di minuti.

Questa torta è tutta per te, amica mia, perché ho buona memoria e mantengo sempre le promesse quando è il mio cuore a farle. Mi hai chiesto una crostata intera, tutta per te, ed eccoti quella che per me è la Regina delle Crostate. Un piccolo regalo per una grande persona dal cuore immenso.

mercoledì 2 novembre 2011

Riti del ricordo

Questo è uno strano Due Novembre. Un cielo grigio, un vento aggressivo di scirocco e le foglie degli alberi d'autunno che svolazzano nell'aria sarebbero lo sfondo adatto per questa giornata, lo sfondo giusto per lasciarsi avvolgere dal tepore di casa e dai riti del ricordo.
Invece la giornata è luminosa, il clima fin troppo mite e le foglie se ne stanno ancora ostinatamente attaccate ai rami degli alberi domandandosi "ma che davvero quest'anno ci facciamo Natale qua sopra?".
In fondo però questa contraddizione riflette in pieno il mio mood di oggi: una gran voglia di tuffarmi negli odori che mi riportano accanto a Loro come se fossero ancora qui, accanto a una spinta dirompente a sperare che il miracolo della Vita sia più forte di tutto e che vinca ogni battaglia - soprattutto la sua battaglia di oggi, che si combatte in queste esatte ore - e a uno struggente abbandonarsi all'Amore fonte di ogni felicità che trovo guardando i miei bambini che ora dormono placidi dopo una notte raffreddata.
Tuttavia, con accanto Gli Zii, mi tufferò nei riti del ricordo e riporterò qui i miei Angeli. Ci saranno, quindi:
- il ferro da stiro acceso, il Breeze beige, e il pollo al vino, per Raffa (ci vorrebbe anche una sigaretta, ma non so se ce la faccio);
- il pane al forno, per la Nonna Lina;
- mandarini e caldarroste, per il Nonno Aldo;
- il Corriere della Sera, per il Nonno Vito;
- le polpette di pane, per Zia Lori.
Vi amo, sempre.